12 luglio 2021

EFSA: GUIDA SULL'INDICAZIONE DELLA DATA DI SCADENZA/TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE (PARTE 2)

È stata recentemente pubblicata la seconda parte della Guida sull’indicazione della data di scadenza/termine minimo di conservazione e informazioni sugli alimenti correlate, dedicata alle informazioni di conservazione e utilizzo degli alimenti.

La guida si concentra su:

  • i fattori da considerare nel decidere se sia opportuno, e di conseguenza obbligatorio, indicare le condizioni di conservazione e/o il tempo limite di consumo dopo l'apertura di una confezione ai sensi dell'art. 25, par.2, del regolamento (UE) n. 1169/2011; 
  • lo scongelamento degli alimenti congelati, comprese le buone pratiche, le condizioni di conservazione e/o il limite di tempo per il consumo al fine di evitare un aumento dei rischi per la sicurezza alimentare.

Riguardo all’aggiunta in etichetta di informazioni su condizioni di conservazione e/o tempo limite di consumo dopo l’apertura di un alimento, l’EFSA ha sviluppato un albero delle decisioni (AD) a supporto degli OSA, con l’auspicio che venga fornita attività di formazione e supporto su di esso per facilitare l'adozione di decisioni più coerenti e appropriate sulla shelf-life secondaria.

Riguardo al congelamento, invece, l’EFSA riporta informazioni utili per il suo utilizzo. Bisogna ribadire che il congelamento impedisce la crescita di agenti patogeni, tuttavia, la maggior parte dei microrganismi patogeni può sopravvivere, recuperare durante lo scongelamento e poi crescere e/o produrre tossine nell'alimento, se le condizioni sono favorevoli. Inoltre, un'ulteriore contaminazione può avvenire dalle mani, dalle superfici di contatto o dalla contaminazione di altri alimenti e utensili. Questo deve essere sempre considerato dall’OSA.

Per consultare la guida EFSA parte 1, leggi il post del Ceirsa

Leggi la guida EFSA parte 2

Leggi la sintesi del CeIRSA (parte 2)