17 dicembre 2020

EFSA: GUIDA SULL'INDICAZIONE DELLA DATA DI SCADENZA/TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE (PARTE 1)

La Commissione europea stima che fino al 10% degli 88 milioni di tonnellate di sprechi alimentari prodotti ogni anno nell'UE sia connesso all'indicazione della data di scadenza sui prodotti alimentari. Questo è uno dei motivi per cui l'L'EFSA ha creato una guida per aiutare gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) a decidere quando apporre sui loro prodotti la dicitura "da consumarsi entro il" oppure "da consumarsi preferibilmente entro il".

La dicitura “da consumarsi entro il” apposta sugli alimenti riguarda la loro sicurezza: gli alimenti possono essere consumati fino a una certa data, ma non dopo, anche se hanno un bell'aspetto e un buon odore. La dicitura "da consumarsi preferibilmente entro il" si riferisce alla qualità: quel cibo sarà sicuro da consumare anche dopo la data che figura in etichetta, ma potrebbe non essere nelle condizioni ottimali. Ad esempio il sapore e la consistenza potrebbero non essere dei migliori.

La guida dell'EFSA presenta anche un albero decisionale contenente una serie di domande a cui l'OSA deve rispondere per orientarsi verso l’opzione di etichettatura più opportuna. Le domande sono varie. Ad esempio, si chiede se i requisiti di indicazione della data per una categoria di alimenti siano già prescritti dalla legislazione, se il prodotto subisca trattamenti per prevenire eventuali pericoli, se verrà manipolato nuovamente prima del confezionamento oppure quali siano le sue caratteristiche e le condizioni di conservazione.

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