18 luglio 2011

VIRUS A TRASMISSIONE ALIMENTARE: PREVENIRLI CON LE BUONE PRATICHE IN CUCINA

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la FAO  i virus sono sempre più considerati come un’importante causa di focolai di tossinfezioni alimentari. Il rapporto dell’Unione europea sulle tendenze e fonti di zoonosi del 2009 ha registrato il 19% di focolai legati ai virus con più di 8700 cittadini coinvolti. Il numero totale epidemie virali è in aumento dal 2007 ed il  cibo può fungere dai portante veicolo di trasmissione .

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L’EFSA, nell’ultimo parere scientifico (Scientific Opinion on an update on the present knowledge on the occurrence and control of foodborne viruses), ha preso in considerazione il Norovirus, il virus dell’epatite E ed il virus dell’epatite A nei prodotti freschi, nei cibi pronti e nei molluschi bivalvi quali ostriche, cozze e cappesante .  Secondo il gruppo di esperti scientifici sui pericoli biologici (BIOHAZ) dell’EFSA, le misure efficaci volte a contenere la diffusione di questi virus, anziché sull’eliminazione o inattivazione dagli alimenti contaminati, dovrebbero incentrarsi sulla prevenzione della contaminazione a tutti i livelli della produzione. Attualmente la cottura accurata è l’unica misura efficace per eliminare o inattivare il Norovirus o il virus dell’epatite A dai molluschi bivalvi o da prodotti freschi contaminati. Anche la carne e il fegato dovrebbero essere cotti completamente per garantire l’eliminazione o l’inattivazione di eventuali infezioni di epatite E.  Fonte EFSA

Leggi  l’opinione scientifica dell’EFSA


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