11 gennaio 2022

PESTE SUINA AFRICANA: CONFERMATO IL PRIMO CASO NELL’ITALIA CONTINENTALE

In data 6 gennaio 2022 il CEREP (CEntro di Referenza nazionale per le Pesti suine) dell'IZSUM (Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Umbria e delle Marche) ha confermato la positività alla PSA (Peste Suina Africana) in un cinghiale ritrovato morto nel comune di Ovada (provincia di Alessandria) e sottoposto ai test richiesti dal Piano Nazionale di Sorveglianza Passiva.

La Peste Suina Africana è presente in Italia, limitatamente alla Regione Sardegna, dal 1978. Quello di Ovada è tuttavia il primo caso di PSA nell'Italia continentale.

Come previsto dalle norme vigenti e dal piano di emergenza nazionale, il focolaio è stato immediatamente notificato dal Ministero della Salute alle competenti autorità comunitarie ed internazionali. Inoltre, è stata delimitata l’area infetta e sono state definite le misure straordinarie da attuare per limitare la diffusione della malattia.

L'IZSPLVA (Istituto Zooprofilattico Piemonte Liguria e Valle d'Aosta) ha individuato altri due casi a Fraconalto (Alessandria) e a Isola del Cantone (Genova), rispettivamente a una ventina e a una quarantina di chilometri di distanza dal caso di Ovada.

La PSA è una malattia che colpisce i suini domestici e selvatici, ma non si trasmette all'uomo. Il virus ha un elevato tasso di mortalità, rimane infettante per diverse settimane anche nelle carcasse abbandonate sul territorio e viene inattivato solo dalla cottura e da specifici disinfettanti. Inoltre, la presenza della malattia comporta ingentissimi danni economici a carico del settore zootecnico coinvolto, con notevoli limitazioni di carattere commerciale. Negli ultimi anni si è diffusa anche in Europa, causando, tra il 2016 e il giugno 2020, la perdita di 1,3 milioni di suini.

Non esistono al momento né cure né vaccini, per cui è importante adottare misure appropriate da parte di cittadini, turisti, allevatori o cacciatori, per prevenire eventuali epidemie tra i suini, che possono portare all'abbattimento di un gran numero di animali.

*** CHIUNQUE rinvenga una carcassa di cinghiale, è tenuto a contattare i Servizi Veterinari del territorio, che preleveranno campioni da sottoporre ai test diagnostici e provvederanno allo smaltimento in sicurezza ***

La Regione Piemonte ha attivato l’Unità di Crisi Regionale (UCR) per l’organizzazione delle seguenti attività:

  • ricerca di ulteriori carcasse di cinghiali nel territorio;
  • controlli negli allevamenti di suini nell’area infetta;
  • gestione dell’attività venatoria;
  • indicazioni operative agli stakeholders;
  • ogni altra misura prevista dalle norme necessaria a contrastare la diffusione della malattia;
  • gestione del focolaio.

Il Ministero della Salute ha chiesto ai Servizi Veterinari di rafforzare la sorveglianza nel settore selvatici e di innalzare al livello massimo di allerta la vigilanza sulle misure di biosicurezza nel settore domestico, con particolare riguardo a tutte le operazioni di trasporto e di movimentazione degli animali, di mangimi, prodotti e persone.

Per approfondire:

INDICAZIONI OPERATIVE:

 MATERIALE INFORMATIVO SU PSA: