20 ottobre 2021

ANTIMICROBICO RESISTENZA: AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE IN UE (2021)

L’antibiotico resistenza (AMR) uccide ogni anno 700.000 persone in tutto il mondo a causa del continuo aumento di batteri resistenti agli antibiotici. Nuovi meccanismi di resistenza continuano ad emergere, si diffondono e minacciano la capacità di trattare le comuni malattie infettive.

Il 6 ottobre 2021 è stato pubblicato il Regolamento delegato (UE) 2021/1760 (che integra il Regolamento (UE) 2019/6) mediante la definizione di criteri per la designazione degli antimicrobici che devono essere riservati al trattamento di determinate infezioni nell’uomo.

Il testo del regolamento è stato al centro di un dibattito europeo che si è sviluppato a partire dalla mozione presentata a luglio 2021 dall’europarlamentare Martin Häusling ed approvata in via preliminare dalla Commissione Salute e Ambiente (ENVI) del Parlamento Europeo. La mozione chiedeva la modifica del regolamento per riservare gli antimicrobici di importanza critica (CIAs) esclusivamente all’uso umano, seguendo i criteri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e non quelli proposti dal Antimicrobial Advice Ad Hoc Expert Group dell'EMA (AMEG).

Contro il rischio di un’approvazione, che avrebbe fortemente limitato le possibilità di cura negli animali, sono state diffuse numerose petizioni da parte di diverse organizzazioni che si occupano di salute animale, tra cui la FNOVI.

Il 15 settembre 2021 il Parlamento Europeo ha votato a maggioranza (450 contrari alla mozione, 204 favorevoli e 32 astenuti su 686 votanti) per il respingimento della mozione, confermando il testo del Regolamento che segue i criteri AMEG.

Considerando l’importanza dell’argomento e la sua attualità, è stato preparato un documento di approfondimento che contestualizza la pubblicazione del Regolamento delegato (UE) 2021/1760 con il terzo rapporto congiunto tra le agenzie del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (ECDC), dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) sul consumo di antibiotici (AMC) in medicina umana e veterinaria e la comparsa di antimicrobico resistenza (AMR) nei batteri zoonotici isolati dall'uomo e dagli animali produttori di alimenti.

Il report si è occupato dei dati ottenuti dalle reti di sorveglianza a livello europeo delle Agenzie per il 2016-2018. Un dato che è importante sottolineare è che nel periodo 2016-2018 il consumo di antibiotici complessivo è stato più basso negli animali produttori di alimenti che nell'uomo ed è la prima volta che questa situazione si verifica dal 2011. Questo si riflette anche sui dati riguardanti l’antimicrobico resistenza.

Nel complesso, i risultati suggeriscono che ulteriori interventi per ridurre e migliorare l'AMC avranno un impatto benefico sulla comparsa della resistenza antimicrobica. Questo sottolinea la necessità di promuovere un uso prudente degli agenti antimicrobici e attuare il controllo e la prevenzione delle infezioni sia negli esseri umani che negli animali produttori di alimenti.

Leggi l’approfondimento del CeIRSA

Leggi il Report EFSA/ECDC/EMA

Leggi il Regolamento (UE) 2021/1760