03 luglio 2020

Buongiorno, acquisto abitualmente il pesce per la mia famiglia presso i mercati locali. Naturalmente il pesce viene contenuto ed esibito sui banchi nelle comuni scatole di polistirolo bianco. Nonostante i grandi vantaggi che immagino possa garantire il suddetto materiale (leggerezza, tenuta termica ecc..), uno degli svantaggi sicuramente odiosi per i consumatori è rappresentato dal fatto che si sbricioli... Scrivo per segnalare come, a mio modesto parere, esista la necessità di evitare che queste briciole piccole e leggere, bianche, insolubili e praticamente quasi invisibili si infilino nelle trame del tessuto muscolare del pesce e diventino il nostro cibo quotidiano. Dal momento che è ardua impresa vederlo ed eliminarlo anche con il lavaggio sotto l'acqua corrente, allontanarlo richiede un'attenzione ed una cura manuale talvolta davvero maniacale. A meno che mi sfugga la natura sintetica del prodotto, mi augurerei, quantomeno quando si tratti di contenere pesce sfilettato già pulito e pronto da cucinare (hamburgher di pesce, spezzatini, pesciolini di piccola pezzatura), una maggior sensibilità da parte degli Operatori, e che questo materiale venisse tenuto a debita distanza!

RISPOSTA

Buongiorno,

tutti i materiali e oggetti destinati al contatto con gli alimenti, per poter essere impiegati, debbono rispettare una serie di requisiti previsti dalle norme applicabili al settore in oggetto. La norma generale è il Reg.CE n. 1935/2004, mentre la norma specifica per le materie plastiche è il Reg.CE n. 10/2011. Il polistirene espanso (EPS) rientra tra i materiali disciplinati da tali regolamenti ed il suo impiego è pertanto autorizzato dalle norme vigenti applicabili. Tale impiego è considerato sicuro alle normali condizioni di utilizzo e la tipologia di materiale, stante le caratteristiche di inerzia e scarsa reattività, non presenta pericoli noti per l'uomo di tipo tossicologico.

Tale rassicurazione non vuole tuttavia escludere le responsabilità del venditore che utilizzi tali contenitori: chiarita l'idoneità del materiale, restano in carico all'Operatore del Settore Alimentare tutte le prescrizioni di igiene applicabili, quali, ad esempio, igiene delle superfici, integrità degli imballi, smaltimento (e non riutilizzo) dei contenitori danneggiati o non sanificabili. Sebbene quindi non si possa pretendere che il venditore utilizzi contenitori in materiali diversi, è invece lecito aspettarsi che lo stoccaggio e la manipolazione dei prodotti alimentari siano condotti riducendo al minimo i rischi di danneggiamento e conseguente contaminazione fisica del prodotto. Si suggerisce infine, quale metodo consigliato per l'eliminazione di eventuali frammenti di polistirene, di sottoporre il pesce ad una breve immersione in acqua fredda corrente: con l'ausilio di una delicata frizione meccanica del prodotto è possibile favorire il distacco e la separazione per galleggiamento di tutti i frammenti (si ricorda infatti che il polistirene espanso ingloba al suo interno una quantità di aria che può raggiungere il 98% in volume).

La ringraziamo della segnalazione che ha focalizzato un aspetto di sicurezza alimentare già oggetto di attenzione da parte del nostro Servizio di igiene della produzione degli alimenti di origine animale: vigileremo con maggior solerzia, in particolare sui mercati rionali, sulla corretta applicazione delle norme igieniche e sull'utilizzo dei materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti.