10 aprile 2020

RESISTENZA ANTIMICROBICA IN UNIONE EUROPEA NEL BIENNIO 2017-2018

Salmonella e Campylobacter stanno diventando sempre più resistenti alla ciprofloxacina, un fluorochinolone appartenente a una classe di antimicrobici classificati come di importanza critica per l'uso nell'uomo. Se i fluorochinoloni perdessero la loro efficacia, l'impatto sulla salute umana potrebbe essere molto significativo.

Ad esempio, nell'uomo la resistenza alla ciprofloxacina è comune, in particolare in alcuni tipi di Salmonella, e la resistenza alle alte concentrazioni di ciprofloxacina è aumentata complessivamente dall'1,7% (2016) al 4,6% (2018). Anche per Campylobacter, 16 paesi su 19 riportano percentuali molto alte o estremamente elevate di resistenza alla ciprofloxacina. Alte proporzioni di resistenza alla ciprofloxacina sono riportate anche in Salmonella ed E. coli del pollame. 

Gli ultimi dati sull'uomo, sugli animali e sugli alimenti riportano che una grande percentuale di Salmonella spp. è multiresistente (resistente a tre o più antimicrobici).

Tuttavia, la resistenza combinata (resistenza simultanea a due antimicrobici di fondamentale importanza) ai fluorochinoloni e alle cefalosporine di terza generazione in Salmonella e ai fluorochinoloni e macrolidi in Campylobacter rimane bassa.

Per il 2018, il rapporto elenca casi sporadici di infezione da Salmonella umana con resistenza ai carbapenemi, un antimicrobico di ultima generazione.

Il rapporto include anche indicatori che aiutano gli Stati membri dell'UE a valutare i loro progressi nella riduzione dell'uso di antimicrobici e nella lotta alla resistenza antimicrobica.

Nell'uomo, la diminuzione della resistenza all'ampicillina e alle tetracicline in Salmonella Typhimurium in molti paesi è un'altra tendenza incoraggiante osservata nel periodo 2013-2018.

Consulta la sintesi del CeIRSA Resistenza antimicrobica nei batteri zoonotici e indicatori provenienti da esseri umani, animali e alimenti nel 2017/2018 in Unione Europea

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