03 aprile 2020

RESIDUI DI MEDICINALI VETERINARI E ALTRE SOSTANZE NEGLI ANIMALI VIVI E NEI PRODOTTI ANIMALI NEL 2018: DATI EUROPEI ED ITALIANI A CONFRONTO

L’EFSA ha recentemente pubblicato i risultati dei controlli svolti presso gli Stati della UE nel corso del 2018 per monitorare la presenza di residui di medicinali veterinari e di alcune altre sostanze negli animali vivi e nei prodotti di origine animale.

Le categorie di animali e prodotti di origine animale contemplati nel monitoraggio sono: bovini, suini, ovini e caprini, equini, pollame, conigli, selvaggina allevata, selvaggina cacciata, acquacoltura, latte, uova e miele.

Nel 2018, su un totale di 354.517 campioni analizzati nei 28 Stati Membri dell’UE, ne sono risultati non conformi 1.059 (pari allo 0,3%). Tale percentuale è comparabile con quelle dei 10 anni precedenti (0,25%-0,37%) e risulta inferiori rispetto al 2017 (0,35%).

Nel 2018 si è registrato un leggero aumento di non conformità per sostanze antitiroidee (categoria A2), steroidi (A3) e una diminuzione per gli antibatterici, altri farmaci veterinari, sostanze chimiche e micotossine.

In Italia, in attuazione del Piano Nazionale per la ricerca di Residui del 2018, sono stati analizzati 29.377 campioni (pari all'8,28% di tutti i campioni sottoposti ad analisi in UE). Di questi, sono risultati irregolari per la presenza di residui 30 campioni (pari allo 0,1%). Le percentuali di positività riscontrate nei campioni italiani sono inferiori a quelle calcolate sulla media dei Paesi europei.

Sulla base dei dati contenuti nel rapporto, si evidenziano alti tassi di conformità per quanto riguarda i livelli di sicurezza raccomandati nell’Unione europea.

Leggi il rapporto dell'EFSA