24 luglio 2019

RESIDUI DI PESTICIDI NEGLI ALIMENTI: RAPPORTO EFSA 2017

L’EFSA ha recentemente pubblicato il rapporto annuale EFSA sui residui di pesticidi negli alimenti relativo all'anno 2017.

I dati elaborati derivano da oltre 88.247 campioni di alimenti campionati provenienti dai 28 Stati membri dell’UE e da Islanda e Norvegia.

Nell’ambito del suo annuale rapporto, l'EFSA analizza i risultati del programma di controllo coordinato dall’UE (EUCP), in forza del quale i Paesi dichiaranti analizzano campioni dello stesso “paniere” di prodotti alimentari. Per il 2017 i prodotti alimentari analizzati sono stati arance, pere, kiwi, cavolfiori, cipolle, carote, patate, fagioli (essiccati), grano di segale, chicchi di riso semigreggio, grasso di pollame e grasso di pecora.

Dal report, risulta che il 1,3% dei campioni di alimenti provenienti dall’UE e il 7,6% dei campioni provenienti da Paesi terzi contiene residui di pesticidi oltre i limiti di legge.

I campioni di alimenti che hanno evidenziato un maggior superamento dei limiti in UE sono stati: il riso (5,1%), le pere ed i fagioli essiccati (2,3%), seguiti da carote e segale (1,9%).

Per quanto riguarda alcune particolari categorie di alimenti, nel 94,6% dei campioni di alimenti per l’infanzia non sono stati rilevati residui quantificabili, mentre il 98,5% dei prodotti biologici è risultato privo di residui o li conteneva nei limiti di legge.

I DATI ITALIANI

L'Italia, rispetto al 2015, ha analizzato un minor numero di campioni (-0,88%) e ha focalizzato i programmi di controllo nazionali principalmente sui prodotti di origine nazionale (il 77,8% di tutti i campioni prelevati). Per numero totale di analisi effettuate, l'Italia si colloca al secondo posto tra i Paesi europei dietro la Germania. Considerando invece la sommatoria di tutte le analisi effettuate sui prodotti provenienti da un determinato Paese (analisi interne + analisi sui prodotti esportati svolti dalle autorità degli altri Paesi) gli alimenti italiani risultano al primo posto per numero di controlli subiti.

Su 11.833 alimenti analizzati in Italia sono stati rilevati 307 campioni contenenti residui di pesticidi oltre i limiti di legge (2,6%).

L'EFSA ha inoltre effettuato una valutazione del rischio alimentare basata sull’EUCP. Sia per l’esposizione di breve termine (acuta), sia per quella di lungo termine (cronica) l'Autorità ha concluso che il rischio per la salute dei consumatori è basso.