Quest’anno l'evento avrà come tema “Chiedi consiglio a un operatore sanitario prima di assumere un antibiotico”, fondato sul presupposto che “l’antibiotico non è sempre la risposta”. replica orologi
Gli obiettivi dichiarati della campagna sono quelli di far conoscere a livello globale l’antimicrobico-resistenza (AMR) come un problema sanitario; aumentare la consapevolezza sulla necessità di preservare l’efficacia degli antibiotici mediante un loro uso appropriato; aumentare il riconoscimento che i singoli individui, gli operatori sanitari, gli agricoltori e i governi hanno tutti un ruolo nel fronteggiare l’antibiotico-resistenza; incoraggiare un cambio di comportamento e, infine, veicolare il messaggio che semplici azioni possono fare la differenza.
Il 2 novembre 2017, con la Conferenza Stato-Regioni, l’Italia ha approvato il “Piano nazionale di contrasto all’Antimicrobico-resistenza 2017-2020 - PNCAR”. Il Piano individua strategie coerenti con le indicazioni fornite dall’OMS, nell’ottica dell’approccio one health, “una salute”, per affrontare e contrastare in maniera efficace un fenomeno, che non riguarda solo l’ambito umano, ma interessa da vicino anche il settore veterinario e quello della produzione degli alimenti, senza dimenticare le ripercussioni sull’ambiente.
L'ANTIBIOTICO-RESISTENZA IN MEDICINA UMANA
In Italia l'impiego di antibiotici e il riscontro di resistenze nei microrganismi si mantengono purtroppo tra i più elevati in Europa e quasi sempre al di sopra della media europea, come confermato a gennaio 2017 dal report “Antimicrobial resistance surveillance in Europe 2015” a cura dell’Ecdc, e già segnalato a novembre 2015 dalla sorveglianza dell’antibiotico-resistenza dell’ISS (Ar-Iss). I cittadini italiani inoltre, secondo un sondaggio della Commissione europea, sono tra i meno informati in merito ai rischi di un uso eccessivo di antibiotici (solo un 58% lo sa, contro il 98% degli svedesi, il 96% degli olandesi, il 95% dei maltesi ed il 94% dei danesi e finlandesi).
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- Opuscolo che il medico di famiglia può distribuire ai pazienti: spiega il fenomeno della resistenza agli antibiotici e l’importanza di utilizzare gli antibiotici in maniera adeguata.
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- Risultati indagine Eurobarometro in Italia sull'uso degli antibiotici.
L'ANTIBIOTICO-RESISTENZA IN MEDICINA VETERINARIA
Nonostante l'eccessivo impiego degli antibiotici per uso personale, gli italiani dimostrano una tendenziale avversione per l’uso di antibiotici negli allevamenti, anche quando si rende necessario come terapia (solo il 44% degli intervistati italiani è d'accordo con il fatto che gli animali d'allevamento ammalati debbano essere trattati con antibiotici quando questo viene considerato il trattamento più appropriato). Anche in zootecnia si assiste nel nostro Paese ad un eccessivo impiego di antibiotici (le quantità utilizzate sono superiori a quelle impiegate in medicina umana), nonostante si sia osservata una riduzione nelle vendite del 24% nel quinquennio 2011-2015.
Per dare attuazione alle linee previste dal PNCAR, in particolare per gli aspetti riguardanti il miglioramento della consapevolezza e della comprensione del fenomeno dell’AMR, la Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari (DGSAF), prendendo spunto dalle indicazioni dell’OIE, ha predisposto materiale informativo per l’uso prudente degli antibiotici, rivolto alle Istituzioni, ai medici veterinari, ai distributori, ai produttori di mangimi medicati e alle industrie farmaceutiche e diffuso in occasione della settimana mondiale della consapevolezza antibiotica.
Scarica il materiale informativo sull'uso consapevole degli antimicrobici della DGSAF.
L’ECD ha inoltre lanciato un’iniziativa, chiamata #KeepAntibioticsWorking, che sprona tutti, stakeholders, professionisti e comuni cittadini, a condividere un messaggio sui social media per spiegare che cosa stiano facendo per assicurare che gli antibiotici rimangano efficaci.
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