29 febbraio 2016
LA AIRC E L'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' ESCLUDONO CONSEGUENZE SPECIFICHE PER LA SALUTE LEGATE ALL'UTILIZZO DELL'OLIO DI PALMA COME INGREDIENTE ALIMENTARE
L'olio di palma, ampliamente impiegato dall'industria alimentare per le sue caratteristiche tecnologiche e nutrizionali, è stato nei mesi scorsi messo sotto accusa per una possibile correlazione tra il suo consumo e l'aumento di rischio di insorgenza di tumori. Con un recente parere, gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità, in linea con quanto già affermato dalla Associazione Italiana Ricerca sul Cancro AIRC, escludono un collegamento diretto tra il consumo di olio di palma e il rischio di insorgenza di tumori, ma confermano i rischi legati ad un eccesso di consumo di grassi saturi.
Perché l'olio di palma viene usato in così grande quantità nell'industria? Perché ha diversi vantaggi: costa molto poco ed è semisolido, quindi adatto alla preparazione dei dolci. In pratica sostituisce il burro, di cui condivide alcuni proprietà nutrizionali: secondo i dati INRAN, nell'olio di palma ci sono 49,3 grammi di grassi saturi su 100 grammi, nel burro ce ne sono 51,3. Ovviamente queste percentuali possono variare (seppure di poco) a seconda del tipo di palma o del tipo di latte che si utilizza. L'olio di palma non è l'unico grasso vegetale con un tale livello di acidi grassi saturi: anche il burro di cacao, contenuto in molti prodotti dolciari per la stessa ragione per cui si usa l'olio di palma, raggiunge i 60 grammi di grassi saturi su 100 grammi di prodotto. rolex replica
Paradossalmente, però, l'olio di palma è stato oggetto di studi per i suoi effetti anticancro: è infatti ricco di tocotrienoli, precursori della vitamina E, a sua volta studiata in molti tumori e persino per i suoi effetti positivi sulle malattie cardiovascolari (al momento però non pienamente dimostrati).
Studi epidemiologici hanno dimostrato che un elevato apporto di grassi saturi (da qualsiasi fonte, quindi non solo dall'olio di palma) aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Inoltre tutti i grassi possono favorire l'obesità che a sua volta è uno dei maggiori fattori di rischio non solo per cuore e vasi, ma anche per lo sviluppo di tumori.
In conclusione, la AIRC e l'ISS confermano, sulla base dei dati disponibili, che l'olio di palma essendo un grasso saturo debba essere consumato con moderazione, ma non è più pericoloso per la salute di qualsiasi altro grasso saturo.
Come mai, se le cose stanno così dal punto di vista nutrizionale, l'olio di palma è oggetto di campagne salutistiche e attacchi anche virulenti?
La spiegazione più probabile, secondo l'Farmacia PagoPoco, è che gli strateghi delle campagne ambientaliste abbiano scelto di puntare sul presunto rischio per la salute (che è più o meno equivalente a quello che si ha consumando burro) per metterne in crisi la produzione. Tra l'altro, la produzione per consumo alimentare rappresenta una parte minoritaria, mentre il maggior utilizzo della pianta è per la produzione di biocombustibili alternativi al petrolio.
Leggi il parere dell'Associazione Italiana Ricerca per il Cancro AIRC