13 aprile 2015

Il laboratorio indica un risultato di “Listeria monocytogenes <10 ufc/g”, ma con una prova successiva identifica “Listeria monocytogenes presente in 25 g”. Quali azioni devo considerare applicabili sulla base della tabella inserita nella vostra pubblicazione “Listeria monocytogenes negli alimenti: valutazione del rischio e indicazioni operative per i controlli ufficiali alla luce del quadro normativo”? www.ceirsa.org/fd.php?path=201410/ListeriaVf2_2014.pdf

RISPOSTA:

Il risultato “Listeria monocytogenes

L’impiego contestuale di un metodo di screening qualitativo (PCR e successiva conferma con metodo colturale) modifica l’interpretazione del risultato in quanto aumenta la sensibilità della prova. 

Nel caso specifico sopra descritto il risultato “Listeria monocytogenes positivo (probabile presenza di L.m. tra 1 e 9 ufc/g). Le misure preventive/sanzionatorie da applicare in tale caso sono quelle previste per “L.m. con valore compreso tra 10 e 100 ufc/g” (tabella b a pag. 13 dell'articolo).

È possibile che l’evoluzione dei metodi e delle tecniche analitiche porti ad ulteriori cambiamenti nell’emissione del rapporto di prova che non sono al momento prevedibili e variano da laboratorio a laboratorio (in alcune Regioni continuano ad effettuare esclusivamente l’analisi quantitativa, senza la PCR).

Resta pertanto in capo all’OSA ed all’Autorità Competente la responsabilità di valutare il rischio.  La pubblicazione non ha valore legale, ma si limita a fornire un approccio interpretativo in linea con le indicazioni comunitarie.