10 marzo 2009

REGIONE PIEMONTE: RAPPORTO 2007 SULLE MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI

La Regione Piemonte con il coordinamento del Centro per la Sorveglianza, la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie Trasmesse da Alimenti , ha continuato nel 2007 la sorveglianza  dei focolai epidemici e dei casi isolati di MTA  al fine di mettere a punto  adeguate strategie di intervento e  azioni di prevenzione mirate

Dall’elaborazione dei dati,  pervenuti da 19 referenti SIAN e dalle 22 Aziende Sanitarie Locali del territorio e raccolti dal Centro di referenza regionale nel 2007,  si evidenzia una complessiva riduzione del numero di malati riferibili ad MTA con un’incidenza su 100 000 abitanti dimezzata rispetto al 2006,  ed un proporzionale decremento anche delle intossicazioni legate al consumo di funghi. Permangono tuttavia diverse differenze relative al numero di segnalazioni attuate dalle diverse ASL.

L’andamento temporale  dei focolai registrati nel  2007 rispecchia il trend dei mesi precedenti, con una concentrazione dei casi nei periodi estivi (luglio) ed un decremento nei mesi compresi  tra novembre e marzo. Anche se per  metà delle epidemie non è stato possibile identificare un fattore di rischio certo, anche nel 2007, la mancanza del corretto mantenimento delle  temperature (15,8%) risulta la voce più segnalata . rolex replica

L’analisi degli alimenti coinvolti negli episodi tossinfettivi ha permesso di identificare come maggiori responsabili i cibi a base di uova (21%)  ed  prodotti della pesca  (19%)  seguiti da alimenti per i quali non è stato possibile discriminare un ingrediente in particolare (12%) (es agnolotti o snack),  prodotti carnei (11%) e latticini (5%). I focolai legati  al consumo di pesce  sono risultati  triplicati  rispetto al 2006  e sono stati  in gran parte (9 su 11 -82%) legati al consumo di tonno. In  sei  focolai tossinfettivi, il pesce, per lo più filetti e tranci di tonno cotti, è stato sottoposto ad analisi chimica per la valutazione dei livelli di istamina: in due casi sono stati riscontrati concentrazioni elevate della sostanza.

Diversamente da quanto accaduto negli anni di precedente monitoraggio,  in cui la maggior parte dei focolai aveva avuto luogo presso le abitazioni private,  i posti di maggior insorgenza di MTA nel 2007 sono stati rappresentati dagli esercizi pubblici (44%) quali ristoranti, agriturismi  sagre di paese e venditori ambulanti .

Patek Philippe Replica Tra i diversi agenti implicati negli out break  la Salmonella, con una netta predominanza dei serovar S.Thiphimurium (60%) e S.Enteritiis (20,4%), è stato il patogeno più isolato ( 44% di 205 casi di MTA) ma probabilmente anche il più ricercato. L’isolamento e l’identificazione del batterio è stato effettuato nella maggior parte dei casi mediante coprocultura dai pazienti e solo in pochi casi dagli alimenti implicati, i quali sono rimasti non identificati in un consistente numero di epidemie riferibili a questo microrganismo. Quasi la metà dei casi di salmonellosi (49%) è stata ricollegata al consumo di pasti in contesti familiari mentre non sono state registrate epidemie  a livello di ristorazione collettiva . 
La Salmonella è stata affiancata, ma con netta inferiorità, a patogeni quali il  virus dell’epatite A  (1 focolaio sospetto) ed  il Campylobacter (1 focolaio sospetto) per i quali tuttavia non è stato possibile identificare gli alimenti coinvolti,  e al Blastocystis hominis  legato al consumo di  sushi in una sospetta epidemia.