21 ottobre 2008
ALIMENTAZIONE SICURA IN GRAVIDANZA
E' iniziata presso alcune strutture sanitarie dell'ASL TO5 la sperimentazione di una campagna di informazione sulla sicurezza alimentare delle donne in gravidanza. Il progetto iniziato nel 2005, è stato realizzato mediante un lavoro integrato di diverse figure professionali: medici veterinari, medici igienisti, medici di famiglia, ginecologi, psicologi, ostetriche, pediatri, ricercatori universitari e dell'Istituto Superiore di Sanità, sulla base di esigenze espresse dalle donne in gravidanza durante i corsi di preparazione al parto. Nello studio sono stati considerati i principali rischi chimici e microbiologici legati agli alimenti ed i loro possibili effetti valutando i casi nei quali realmente sono stati riscontrati problemi al fine di fornire un'informazione corretta, basata su evidenze scientifiche e con l'impegno di continuare ad aggiornarla.
PROGETTO La Percezione del Rischio e la Sicurezza Alimentare in Gravidanza
Contesto e razionale
Presso la ASL 8 di Chieri, nell’ambito di un progetto multisciplinare sulla sicurezza alimentare svolto in collaborazione con l’Agenzia Regionale per i Sevizi Sanitari (ARESS), sono state effettuate indagini, mediante la tecnica dei focus group, sulla percezione del rischio legata agli alimenti in donne in gravidanza frequentanti i corsi di preparazione al parto. I risultati hanno evidenziato importanti carenze caratterizzate da una diffusa consapevolezza, tra le donne partecipanti ai gruppi, dei rischi legati alla Toxoplasmosi ma con differenti e talvolta contrastanti indicazioni rispetto agli alimenti da evitare, e da una totale assenza di informazioni in relazione ai possibili rischi da Listeria monocytogenes. Un sondaggio presso il dipartimento materno infantile contribuiva a confermare l’assenza di protocolli di informazione standardizzati e le conseguenti difficoltà da parte dei ginecologi e delle ostetriche nel fornire indicazioni omogenee e basate su evidenze scientifiche.
La validità di una corretta informazione è supportata da numerosi lavori che hanno dimostrato come interventi mirati di informazione alle donne in gravidanza abbiano consentito di ridurre in modo significativo le siero conversioni per toxoplasmosi ed i rischi di contrarre infezioni da Listeria monocytogenes durante la gestazione.
E’ quindi stato progettato un intervento finalizzato a creare un riferimento scientifico aggiornato destinato ad integrare ed uniformare le informazioni fornite alla donne in gravidanza, anche attraverso il coinvolgimento dei ginecologi e delle ostetriche.
Al fine di ottenere dati oggettivi per realizzare il protocollo di informazioni, sono state utilizzate tecniche di quantificazione e caratterizzazione del rischio dei diversi alimenti basate sulla raccolta di dati epidemiologici ottenuti dalla letteratura scientifica e dai risultati dei programmi di controllo regionali. Tuttavia, a causa della grande variabilità dei dati correnti sul rapporto dose-risposta il contributo alla valutazione dei rischi è risultato basso con il permanere di situazioni di incertezza rispetto alla opportunità di consigliare, alle gravide, l’esclusione, il consumo condizionato all’adozione di precauzioni od il libero consumo di alcuni degli alimenti considerati . Per giungere comunque alla individuazione di opzioni oggettive, in un contesto che deve tener conto delle esigenze di garantire il massimo della tutela evitando nel contempo di creare ansie ingiustificate in grado di condizionare la qualità della vita, si è ritenuto opportuno la realizzazione di un sondaggio tra esperti selezionati, provenienti da diverse specializzazioni (ginecologi, esperti in sicurezza alimentare, psicologi, nutrizionisti) mediante il Metodo Delphi, che con la sua particolare struttura, partecipativa, previsionale e di confronto, consente, tramite la somministrazione ripetuta di questionari, di ottenere non soltanto opinioni singole, ma di sollevare una sorta di dibattito “virtuale”, intorno all’oggetto di una ricerca.
Obiettivi
Lo scopo della ricerca, nell’ambito delle competenze della prevenzione primaria, è creare un riferimento scientifico aggiornato destinato, a fornire informazioni inerenti una corretta alimentazione alle donne in gravidanza.
Metodi
Per arrivare alla stesura del protocollo saranno effettuate le seguenti attività:
- approfondire conoscenze ed esigenze delle gestanti. A tal fine verranno utilizzati questionari mirati e focus group;
- una approfondita ricerca bibliografica mirata ad evidenziare i rischi da Listeria e Toxoplasma sia in relazione alla presenza dei microrganismi negli alimenti sia in relazione ai casi clinici riscontrati nelle donne in gravidanza;
- l’elaborazione dei dati che consentirà una quantificazione del rischio per i diversi alimenti con la realizzazione di un protocollo informativo;
- la validazione mediante la tecnica Delphi con un gruppo di esperti selezionati;
- la realizzazione di un opuscolo informativo da consegnare alle donne in gravidanza al momento dello screening per la Toxoplasmosi.
Risultati attesi
Informazione corretta, uniforme e soprattutto basata su evidenze scientifiche delle donne in gravidanza con la finalità di:
- ridurre i rischi legati ad una errata alimentazione od alla insorgenza di malattie infettive/infestive legate al consumo di alimenti;
- consentire la riduzione di ansie e preoccupazioni derivanti da informazioni difformi ed allarmistiche migliorando la qualità della vita durante la fase della gravidanza.
Risorse
Il progetto è inserito sia nei programmi regionali del Centro di Documentazione Regionale per la salute (DORS) che nei programmi ARESS all’interno del sottoprogetto Comunicazione del Rischio.
report finale del lavoro svolto
poster
opuscolo "alimentazione sicura in gravidanza"
aggiornamento sul consumo di pesce in gravidanza 01/2015
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