






18 novembre 2025
ANTIBIOTICI E RESISTENZA AGLI ANTIMICROBICI: PROMOZIONE DELLA CONSAPEVOLEZZA E DATI EUROPEI 2024

Il 18 novembre si celebra la Giornata europea di sensibilizzazione degli antibiotici (EAAD) e dal 18 al 24 novembre si svolge la Settimana mondiale di consapevolezza sulla resistenza antimicrobica (World AMR Awareness Week, WAAW). Questi appuntamenti, promossi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO), dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e dall'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale (WOAH), rappresentano un momento cruciale per riflettere su uno dei problemi di sanità pubblica più urgenti: la resistenza agli antimicrobici (AMR).
Quest’anno la campagna WAAW è guidata dal tema "Agisci ora: proteggi il nostro presente, metti al sicuro il nostro futuro" (“Act Now: Protect Our Present, Secure Our Future”), un richiamo forte all’azione coordinata. Le infezioni antimicrobico-resistenti sono in aumento e, allo stesso tempo, il numero di nuove classi di antimicrobici disponibili è molto limitato. È quindi urgente promuovere un uso responsabile di questi farmaci, rafforzare le pratiche di controllo delle infezioni e sostenere l’innovazione terapeutica.
In concomitanza con queste giornate, l’ECDC ha pubblicato i sui rapporti annuali sull’AMR e sul consumo di antimicrobici per l’Europa. Nonostante gli sforzi dei Paesi e dei professionisti sanitari, molti obiettivi fissati dal Consiglio dell’Unione Europea per il 2030 non mostrano, allo stato attuale, un avanzamento adeguato. Per esempio, l’incidenza di infezioni del sangue da Klebsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi è aumentata di oltre il 60% rispetto al 2019, mentre il target 2030 è una riduzione del 5%. Anche le infezioni da E.coli resistente a cefalosporine di terza generazione hanno registrato un incremento superiore al 5%, nonostante l’obiettivo di una riduzione del 10%.
Inoltre, l’uso di antibiotici in Europa è cresciuto nel 2024, al contrario dell’obiettivo europeo di una riduzione del 20%. La quota di antibiotici “di prima linea” (il gruppo “Access” nella classificazione AWaRe dell’OMS) è rimasta stabile intorno al 60%, al di sotto però della soglia raccomandata del 65%.
L’ECDC stima che ogni anno nell’UE/SEE ci siano oltre 35.000 decessi causati da infezioni resistenti agli antimicrobici, con un impatto enorme sui singoli pazienti, sulle comunità e sui sistemi sanitari. Diversi fattori stanno contribuendo all’aumento delle infezioni difficili da trattare: l’invecchiamento della popolazione con patologie croniche sottostanti che ne aumentano la vulnerabilità alle infezioni, la trasmissione transfrontaliera di microrganismi resistenti e l’elevato e persistente impiego di antibiotici, associato a lacune nelle misure di prevenzione e controllo delle infezioni. L’ECDC, da parte sua, continua a supportare gli Stati membri nel rafforzare la sorveglianza genomica, migliorare le capacità di laboratorio e diffondere pratiche standardizzate di prevenzione delle infezioni.
Per approfondire:
Report epidemiologico europeo sulla resistenza agli antimicrobici 2024
Report epidemiologico europeo sul consumo di antimicrobici 2024
Guida alla campagna della Settimana mondiale di consapevolezza sulla resistenza antimicrobica 2025


