26 giugno 2024

RESIDUI DI PESTICIDI NEGLI ALIMENTI: RAPPORTO EFSA 2022

L'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha di recente pubblicato il rapporto annuale sui residui di pesticidi presenti negli alimenti relativi all'anno 2022. Questo documento fornisce un'analisi approfondita dei risultati sia dei piani nazionali di controllo (MANCP) che del programma di controllo coordinato dall'Unione Europea (EU MACP). Il programma EU MACP prevede che i Paesi membri campionino e analizzino prodotti alimentari specifici, noti come "paniere", con una periodicità triennale. 

I DATI EUROPEI

Nel rapporto di quest'anno, sono stati esaminati i dati provenienti da 110.829 campioni di alimenti, registrando un aumento del 26,1% rispetto all'anno precedente nell'Unione Europea. In generale il 96,3% dei campioni è risultato conforme: la maggioranza dei campioni, pari al 59%, non presentava residui quantificabili, mentre il 37,3% conteneva residui entro i limiti massimi residuali (LMR). Tuttavia, il 3,7% dei campioni analizzati ha superato i LMR, sebbene questo sia inferiore al 3,9% registrato nel 2021.

Le combinazioni sostanze attive/alimenti con il più alto tasso di superamento degli LMR e per cui l’EFSA consiglia di porre maggior attenzione sono:

  • composti del rame in grano saraceno, pseudo-cereali, fegato di bovini e ovini;
  • ossido di etilene in curcuma, peperoncino, pepe nero, fagioli;
  • chlordecone in grasso bovino e radice di manioca.

Nel 2022, il 41% dei campioni ha presentato uno o più residui quantificabili e nel 23% dei campioni sono stati rilevati residui multipli. Gli alimenti maggiormente coinvolti con residui multipli sono stati, tra gli alimenti non processati, peperoni, uva da tavola, fragole, mele, pesche, pomodori, arance, limoni, pere, lattuga e mandarini; e tra gli alimenti processati, uvetta, vino rosso, semi di cumino, paprika e riso brillato.

Il glifosato è stato oggetto di attenzione da parte di 25 Paesi nel 2022, con solo lo 0,3% dei campioni che superavano i LMR, principalmente nel grano saraceno e altri pseudo-cereali.

Rispetto al 2021, c'è stata una leggera diminuzione del numero di campioni biologici analizzati, passando dal 7,4% al 6,1%. Di questi, 971 campioni sono collocati all’interno del programma europeo EU MACP.

Per quanto riguarda gli alimenti destinati all'infanzia, l'80,8% (87,5% del 2021) dei campioni non ha presentato residui quantificabili, mentre nel 4,2% dei casi (n. 75 campioni) il LMR è stato superato, con solo lo 0,8% dei campioni (n. 15) che hanno prodotto risultati non conformi quando si è considerata l'incertezza di misura. I composti del rame e i clorati sono stati i pesticidi più comunemente riscontrati in questi casi.

PROGRAMMA EU MACP

Nell'ambito del programma EU MACP nel 2022 sono stati esaminati 12 diversi prodotti alimentari: mele, cavoli cappucci, lattuga, pesche, spinaci, fragole, pomodori, chicchi d'avena, chicchi d'orzo, vino (rosso o bianco), latte vaccino e grasso suino. Per il 2022, sono stati analizzati 11.727 campioni. Il 98,4% di essi rientrava nei limiti di legge, mentre nel 1,6% dei campioni sono stati superati gli LMR (192 campioni). Lo 0,9% (100 campioni) è risultato non conforme quando è stata presa in considerazione l'incertezza di misura.

Nel rapporto è stato possibile confrontare i dati del 2019, poiché i 12 prodotti considerati erano gli stessi: il tasso complessivo di superamento degli LMR è diminuito dall'1,9% (2019) all'1,6% (2022). Per i singoli alimenti, i tassi di superamento degli LMR sono diminuiti nel corso dei tre anni dal 2016 al 2019 e nel 2022 per mele, pesche, fragole, vino, spinaci (nessun campione nel 2016), grasso suino e per il latte vaccino non ci sono mai stati superamenti degli LMR nel corso del periodo. I tassi di superamento degli LMR sono aumentati dal 2016 al 2019 e al 2022 invece per i cavoli cappucci. I campioni provengono principalmente dalla Germania (18,3%), Romania (11,4%), e dall’Italia (10,3%).

I DATI ITALIANI

L'Italia ha analizzato 7.949 campioni (-20,5% rispetto al 2021) e ha concentrato i propri programmi di controllo principalmente sui prodotti di origine nazionale (90,6% di tutti i campioni prelevati). Per il totale delle analisi effettuate, l'Italia si posiziona al quinto posto tra i Paesi europei, dietro la Germania, la Bulgaria, la Francia e i Paesi Bassi. Il 99,01% dei campioni è risultato conforme: il 64,67% non ha rilevato residui quantificabili, mentre il 34,34% ha mostrato residui al di sotto degli LMR. I campioni sopra gli LMR sono stati lo 0,98% con solo lo 0,47% dei campioni che hanno prodotto risultati non conformi quando si è considerata l'incertezza di misura.

CONCLUSIONI

Nell’analisi dei risultati, l’EFSA ha anche condotto una valutazione del rischio alimentare in base alla quale, conclude che il rischio per la salute dei consumatori derivante dall'esposizione stimata ai residui di pesticidi negli alimenti analizzati è basso. Tuttavia, rimangono alcune criticità come la presenza di residui di sostanze multiple (multiresidui). Il numero di campioni con multiresidui (23,0%) pur in diminuzione rispetto al 2021 (26,4%) costituisce ancora la metà dei campioni in cui è stata rilevata la presenza di uno o più residui quantificabili (41%). A questo si aggiunge il fatto che le categorie di prodotti interessati sono ampiamente consumate (ad esempio, uva, fragole, agrumi, mele, peperoni, pomodori).

Di recente l'EFSA ha pubblicato una relazione scientifica con cui annuncia un’accelerazione dei lavori scientifici che sta portando avanti in ambito di valutazione del rischio cumulativo da pesticidi, giungendo alla conclusione che tale rischio aggiuntivo è globalmente poco probabile sulla base dei dati disponibili. Tuttavia, rimangono fonti di incertezza e sarà necessario approfondire la ricerca in questo ambito.

Per approfondire:

Leggi il Report EFSA Residui 2022

Leggi la Relazione EFSA “Definizione delle priorità in materia di pesticidi e sistemi di organi bersaglio per la valutazione del rischio alimentare cumulativo sulla base del ciclo di monitoraggio 2019-2021"