06 ottobre 2022

RISCHIO BIOLOGICO NELLE ATTIVITÀ AGRO-ZOOTECNICHE: LINEE GUIDA DELL'INAIL

L’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro (INAIL) ha redatto delle linee guida sul rischio biologico per promuovere la tutela della salute e della sicurezza nelle attività agro-zootecniche.

Il target del documento (e in particolare delle schede informative) sono i lavoratori del settore agro-zootecnico, ma anche gli studenti delle facoltà di Agraria, Veterinaria, Biologia, Scienze Naturali, Scienze Forestali, ecc. e degli Istituti agrari. Per questo motivo è sviluppato in maniera schematica e sintetica al fine di permetterne una facile fruizione. E' composto da una parte generale, che si concentra sull’analisi del rischio e sull’applicazione della normativa corrente in fatto di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.), e una sezione tecnica organizzata in schede informative.

Le schede affrontano diverse tematiche:

  • le misure di prevenzione e protezione da attuare e l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
  • le differenti attività lavorative in campo agri-zootecnico e i rischi biologici correlati;
  • le malattie da agenti biologici più frequentemente riscontrabili.

Oltre alle schede informative degli agenti biologici con maggiore incidenza nel settore agro-zootecnico in ambito nazionale (per cui sono elencate solo le loro modalità di trasmissione a rischio di esposizione occupazionale), sono presenti anche delle schede per i patogeni emergenti. In questo caso sono stati presi in considerazione anche gli agenti che possono rappresentare un rischio per i lavoratori che svolgono attività in ambienti esterni, anche se ad oggi non ci siano evidenze di casi occupazionali, ma solo di sanità pubblica (come riportato nei Piani nazionali di sorveglianza del Ministero della Salute in risposta a casi di Febbre da virus Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile ed Usutu).

Sono infine presenti degli allegati che contengono approfondimenti pratici.

La guida analizza il rischio biologico in un ambito lavorativo in cui sono presenti ancora molte criticità a causa di processi poco standardizzabili, realtà famigliari con lavoratori spesso anziani e macchinari pericolosi. A questo si aggiunge una difficoltà nel condurre azioni efficaci di formazione.

Il documento riporta come nei primi 10 mesi del 2021, nel settore agricolo, si siano registrati 22.766 infortuni sul lavoro denunciati (+1,4%), 7.541 casi di denunce per malattie professionali (+20,8%) e 112 denunce di casi mortali (+19,1%) e gli autori si augurano che queste linee guida possano rivelarsi uno strumento utile per migliorare la consapevolezza dei lavoratori interessati.

Per approfondire leggi il documento INAIL