22 luglio 2013

MALATTIE TRASMESSE DA ALIMENTI: REPORT 2011

Le tossinfezioni alimentari rappresentano anche nel 2011 la principale causa di MTA (58%), seguite dagli avvelenamenti da funghi (27%), dall’intossicazioni da istamina (7%) e da tossina botulinica (7%). Si è osservata una riduzione dell’incidenza del numero complessivo di episodi del 34% rispetto all’anno precedente senza nessun caso fatale. Gli agenti causali maggiormente rappresentati, dopo le tossine fungine, sono risultati: Salmonella spp., Stafilococcus aureus, Istamina e Cl. Botulinum.  Gli alimenti identificati come sospetti nello sviluppo dei focolai di tossinfezione alimentare sono stati i prodotti della pesca (24%) e i prodotti carnei (19%) con dati congrui alle analisi condotte su matrice alimentare che evidenziano le positività maggiori per i due alimenti sopra-citati.

Incongruente risulta invece il dato relativo agli alimenti a base di uova, identificati come sospetti nel 13% delle indagini epidemiologiche in corso di MTA e raramente riscontrati positivi per patogeni nei controlli routinari sulle matrici alimentari (0/27). Tra l’altro anche alla luce dei risultati delle tipizzazioni di Salmonella spp. che confermano il trend di una prevalenza di S. typhimurium e della nuova variante monofasica 4,5,12:i e della quasi scomparsa di S. enteritidis, è possibile che le indagini epidemiologiche siano influenzate da pregiudizi radicati tra i sanitari che hanno il primo contatto con il paziente e che vedono la Salmonella collegata al consumo di uova.
Le matrici di origine vegetali sono identificate come sospette nel 6% delle MTA, contro un 0.5% di positività nelle indagini su matrici alimentari (1/190).
Nella maggior parte dei casi gli episodi di MTA si verificano presso l’abitazione privata (52%) o nella ristorazione pubblica (33%) dove spesso i fattori comportamentali (scorretto mantenimento della temperatura e contaminazione crociata) sono frequentemente identificati come fattori causali. E’ indubbio che una adeguata informazione/formazione indirizzata ai consumatori o agli operatori di alcune tipologie di attività a maggiore rischio determini una più consapevole assunzione di comportamenti corretti ed una migliore gestione dei rischi legati alla manipolazione di alimenti. 

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