18 febbraio 2011

CARNE SEPARATA MECCANICAMENTE: COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

In conformità all’articolo 9 del regolamento (CE) n. 999/20011 (regolamento EST - encefalopatie spongiformi trasmissibili), la Commissione deve presentare una comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla necessità e l’uso futuri di CSM (carne separata meccanicamente) nell’Unione europea, comprendente anche la politica di informazione dei consumatori.
 La CSM viene prodotta rimuovendo meccanicamente dopo il disosso le carni da ossa ricoperte di carne oppure da carcasse di pollame. La produzione di CSM può essere uno strumento per aumentare i vantaggi economici di una produzione basata sul recupero delle carni.
I metodi usati per produrre CSM sono molto vari e danno luogo a prodotti molto diversi riguardo all’aspetto visivo e microscopico (istologico) e ai parametri di qualità.
La quantità totale annua di CSM prodotta si aggira intorno a 700 000 t.; nel 2007, la CSM ad alta pressione ha rappresentato il 77% del totale e quella a bassa pressione, il 23%. Riguardo alle specie, l'88% della CSM deriva da pollame e il 12% da suini. La produzione di CSM da ruminanti è vietata a causa della legislazione sulla BSE. Si può dunque stimare il valore totale della produzione registrata di CSM tra 400 e 900 milioni di euro all’anno. Il 20% della CSM prodotta nella UE viene esportato. Le quantità importate sono trascurabili.
La Commissione non ha obiezioni all’uso continuato di CSM, ed è sostenuta in generale dagli Stati membri e dalle organizzazioni di parti interessate. Sono emerse alcune difficoltà durante l’applicazione pratica dei requisiti d’igiene e di etichettatura fissati dalla legislazione UE, soprattutto in relazione alle definizioni applicabili. Per garantire l’applicazione uniforme della legislazione UE e una concorrenza leale sul mercato interno, la Commissione redigerà una guida che permetta di individuare i prodotti da considerare come CSM o di proporre eventuali modifiche legislative. La Commissione ritiene inoltre che le attuali disposizioni in materia di etichettatura della CSM siano adeguate e che possano dunque essere mantenute.

Leggi l’intero documento