15 luglio 2008

STATI UNITI- EPIDEMIA DI SALMONELLOSI COINVOLGE PIU' DI 1000 PERSONE

L’epidemia  di salmonellosi, che ha coinvolto negli Stati Uniti più di 1000 persone,  supera di gran lunga, per  le dimensioni del fenomeno, i focolai correlati al consumo di alimenti registrati nell’ultimo decennio: l’episodio di  salmonellosi legato al burro di arachidi nel 2006 che aveva coinvolto 715 soggetti, i casi  di  epatite A messi in relazione al consumo di cipolle verdi nel 2003, le grandi epidemie di salmonellosi da latte e gelato contaminato,  e sta per eguagliare, per il numero di persone interessate, l‘epidemia verificatasi a metà degli anni 1990 associata a lamponi contaminati da Cyclospora.
Il focolaio causato da Salmonella Saintpaul ed individuato mediante la sorveglianza con la PFGE che ha consentito di collegare tra loro isolamenti di salmonella in diverse parti degli Stati Uniti, ha avuto inizio il 10 aprile,  non si è ancora concluso  e non mostra alcun segno di rallentamento. Le autorità dichiarano che la tossinfezione è stata segnalata in 41 Stati  ed ha già colpito 1065 persone, causando due morti e 203 ricoveri in ospedale.  I Center of Disease Control inoltre, hanno stimato che per ogni caso di salmonella confermato  è possibile che vi siano dai 30 ai 40 casi di malattia non dichiarati o non diagnosticati .
La fonte alimentare del focolaio non è ancora stata chiarita, l’elenco dei possibili alimenti contaminati comprende  il pomodoro crudo fresco -alimento  maggiormente sospettato-  i peperoni (Serrano) ed una varietà di  pepe (jalapeno), i componenti di una salsa messicana.
Oltre a causare pesanti ricadute sulla salute pubblica, il focolaio sta arrecando notevoli perdite economiche agli  agricoltori statunitensi che per la minor richiesta di mercato legata alla “paura tossinfezione” si  ritrovano grandi quantità di ortaggi e verdure deperibili e ormai invendibili ancora nei campi o nei magazzini di stoccaggio  . 
Ma perché i Center of Disease Control e la Food & Drug Administration hanno ipotizzato che il focolaio possa essere legato ai  pomodori?
Secondo la FDA, durante lo scorso decennio, il consumo di pomodori freschi è stato correlato, negli Stati Uniti, ad almeno 12 diversi focolai di malattia alimentare (per la maggior parte salmonella)

Alcuni esempi:

  • Nel 1990 sono stati registrati 174 casi di  malattia da Salmonella javiana  legati al consumo di  pomodoro crudo e nel 1993,  84 casi  di infezione da Salmonella Montevideo. Nel gennaio del 1999 in otto Stati  è stato isolata la Salmonella Baildon in 86 persone infette.
  • Nel mese di agosto e settembre 2002, un focolaio di Salmonella Newport ha coinvolto  la costa orientale: sono stati individuati e confermati più di 404 in 22 Stati; anche in questo caso l’indagine epidemiologica aveva indicato come possibile veicolo il pomodoro e la contaminazione dell’imballaggio in cui veniva trasportato. All'inizio del luglio 2004 in Pennsylvania, Maryland, Ohio, West Virginia, e Virginia sono stati confermati  ben 564 casi di salmonellosi associati al consumo di pomodori contaminati.
  • Nel 2006 la FDA  riporta ancora due focolai uno dei quali ha causato circa 100 casi di malattia in 19 Stati.

In seguito a tali premesse, sebbene non vi siano ancora certezze sull’origine del focolaio le autorità pubbliche statunitensi hanno raccomandato ai consumatori - soprattutto bambini, anziani e soggetti immunocompromessi-  di evitare il consumo di pomodoro crudo.
Intanto continuano  le indagini sugli altri alimenti coinvolti, sulla possibile cross contaminazione tra gli stessi e  sulla probabilità, considerato il lungo periodo di persistenza dell’infezione,  dell’esistenza di più focolai correlati ad alimenti diversi.

Fonti:

Leggi il report: "Sperimentazione di un sistema di sorveglianza sulle salmonellosi non epidemiche basato sull'impiego di tecniche di tipizzazione molecolare"