22 giugno 2010

MOZZARELLA BLU: FOLLOW UP

Sembra certa la conferma da parte del laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie sezione di Trento, dell’isolamento di un batterio del genere Pseudomonas da campioni di mozzarelle alterate.

Questi isolamenti confermerebbero le ipotesi formulate e le dichiarazioni rilasciate dalla ditta produttrice.

Il Ministero della Salute ha ampliato l’allerta chiedendo alle ASL di verificare il ritiro dal mercato delle mozzarelle prodotte dallo stabilimento tedesco oltre che presso il gruppo Eurospin (marca LAND) anche dai LIDL (marca LOVILIO confezioni da 2x 125 gr e da 4x 250gr.) e gli MD (marca MALGA PARADISO). Il provvedimento riguarda esclusivamente le mozzarelle riportanti sulla confezione l'identificativo dello stabilimento di produzione tedesco: DE-BY106-EG.

Verifiche effettuate dai servizi veterinari a livello locale, a seguito di segnalazione di consumatori che hanno riscontrato alterazioni nelle mozzarelle acquistate nelle settimane scorse, hanno consentito di accertare che il prodotto non è più presente negli scaffali dei discount; inoltre  i clienti che hanno riscontrato alterazioni nelle mozzarelle, restituendo il prodotto, sono stati rimborsati con buoni acquisto di pari valore.

Non sono pervenute segnalazioni dell’insorgenza di sintomi a seguito del consumo di mozzarelle provenienti da confezioni nelle quali è stato successivamente rilevato, in altri pezzi, il colore anomalo.

L’esame delle confezioni reperite  in seguito a segnalazioni dei consumatori ha permesso di rilevare, in alcuni casi, la presenza di piccole aree di colorazione bluastra-viola che hanno la  tendenza ad estendersi a tutta la mozzarella alcune ore dopo l’apertura.

La causa della colorazione è quindi quasi sicuramente legata una contaminazione in fase di produzione, del prodotto o del liquido di governo, da parte di un batterio del gruppo Pseudomonas, non inserito tra gli indicatori di igiene o di sicurezza alimentare da parte della UE in quanto non pericoloso per l’uomo, ma ben conosciuto dai produttori del settore lattiero caseario per le sue capacità di causare alterazioni nel latte e nei formaggi.  Alcune specie sono in grado di svilupparsi anche a temperature di refrigerazione e di produrre pigmenti verde-azzurro.

Alcuni di questi microrganismi sono stati isolati in Francia ed in Germania da acque minerali in commercio e anche in Italia da acque di acquedotto (non ne è prevista la ricerca nei controlli degli acquedotti per lo scarso significato per l’uomo) e recentemente sono stati identificati come causa di colorazioni anomale in un episodio che ha riguardato carni di coniglio.

Prodotti acquistati e non ancora consumati delle tipologie sopra indicate possono essere restituiti al punto vendita con segnalazione al servizio veterinario della ASL.

Comunicato stampa ANMVI

Comunicato del Ministero della Salute