11 dicembre 2008

CONTAMINAZIONE DA DIOSSINA: IL PARERE DELL'’EFSA

Le indagini effettuate sulle carni di suino irlandese hanno  identificato  la presenza di diossine e PCB diossina-simili con  livelli prossimi a  200 pg WHO-TEQ / g di grasso.

Premettendo che la tossicità da diossina (immunotossicità, problemi cutanei riproduttivi e di sviluppo, cancerogenicità) è correlata all’accumulo della sostanza nell’organismo nell’arco di  vita dell’individuo,  il Comitato Scientifico per gli alimenti  aveva stabilito, nel 2001, una dose settimanale tollerabile (TWI) di 14 pg OMS-TEQ/kg peso corporeo (BW), il cosiddetto “body burden”, ossia la quantità di sostanza chimica che si accumula nell’organismo nel corso del tempo. 

In seguito alla richiesta della Commissione Europea , l'EFSA ha  analizzato  i dati forniti dalla Commissione in materia di livelli di contaminazione,  ha preso in considerazione il tenore di materia grassa (dove la diossina si accumula maggiormente) dei prodotti contenenti carne di maiale, ed ha considerato i dati sul consumo in tutta Europa.  Nella valutazione del rischio per la salute pubblica ha analizzato diversi scenari di esposizione  del consumatore, (alta esposizione e media esposizione) ipotizzando tre diverse concentrazioni di diossina nel maiale (50, 100, 200 pg WHO-TEQ / g di grasso), e tre diverse proporzioni  di  contaminazione della carne (100%, 10% e 1%).

Le principali conclusioni sono risultate le seguenti: 

  • Nell’ipotesi più probabile, se il consumatore ha mangiato carne di maiale  per tutto il periodo considerato  a rischio (90 giorni), e di questa il 10%  risulta contaminato,  con livelli massimi di diossina (200 pg WHO-TEQ / g di grasso ), il “body burden” subisce un  aumento di circa il 10%, incremento ritenuto dall’EFSA non  rilevante se mantenuto come unico episodio.
  • Nei casi estremi invece, considerando la possibilità di un consumo giornaliero da parte del consumatore di carne totalmente contaminata (contaminazione del 100%) per tutto il periodo considerato a rischio (90 giorni) con concentrazioni massime di diossine (200 pg WHO-TEQ / g di grasso), si conclude che il margine di sicurezza, espresso dalla dose settimanale tollerabile (TWI), sarebbe notevolmente compromesso.  L'EFSA ritiene che questo improbabile scenario, potrebbe determinare una riduzione di sicurezza ma non necessariamente portare effetti negativi per la salute.

L'EFSA ha basato la sua dichiarazione sul presupposto che l'esposizione agli alti livelli di diossina sia iniziata nel Settembre 2008 e che attualmente si stiano intraprendendo  misure efficaci per ridurne l’esposizione.