10 luglio 2023

RAPPORTO ONE-HEALTH SULLE ZOONOSI NEL 2021 IN UE

A dicembre 2022, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) hanno pubblicato il rapporto annuale sulle zoonosi, agenti zoonotici e sui focolai epidemici di malattie a trasmissione alimentare relativo ai dati raccolti nel 2021 da 27 Stati membri UE, l’Irlanda del Nord (limitatamente ai dati su alimenti e animali) e 9 Paesi non-membri.

FOCOLAI DI MTA

Nel complesso, gli Stati membri hanno segnalato più focolai e casi di origine alimentare nel 2021 rispetto al 2020.

La causa più frequente di focolai di origine alimentare è stata la Salmonella, che ha rappresentato il 19,3% (773) del totale. S. Enteritidis è risultato l'agente eziologico più frequentemente segnalato. I focolai di origine alimentare differiscono dai casi complessivi di malattie segnalate in quanto sono eventi in cui almeno due persone contraggono la stessa malattia a causa dello stesso alimento contaminato. Le fonti più comuni di focolai di salmonellosi risultano: uova, prodotti a base di uova e "cibi misti", ovvero pasti composti da vari ingredienti.

Il numero di focolai causati da Listeria monocytogenes (23) è stato il più alto mai riportato in UE. Ciò potrebbe essere collegato al maggiore utilizzo di tecniche di sequenziamento dell'intero genoma, che consentono agli scienziati di rilevare e definire meglio i focolai.

CASI SINGOLI DI ZOONOSI

La relazione copre anche i casi singoli di malattie zoonotiche segnalati, che non sono necessariamente collegati a focolai. La campilobatteriosi rimane la zoonosi più frequentemente segnalata, con un numero di casi segnalati in aumento a 127.840, rispetto ai 120.946 del 2020. La carne di pollo e tacchino è stata la fonte più comune.

In controtendenza l'Italia, in cui la salmonellosi si conferma anche nel 2021 la zoonosi con il maggior numero di casi notificati (Figura 6), seguita da campilobatteriosi, listeriosi, infezioni da STEC, yersiniosi e brucellosi. Tale dato costituisce, ormai da alcuni anni, una peculiarità del quadro epidemiologico delle zoonosi nel nostro Paese, rispetto al resto d’Europa dove i casi di campilobatteriosi nel 2021 erano più del doppio rispetto ai casi di salmonellosi. 

La salmonellosi è la seconda malattia zoonotica più segnalata in UE, colpendo 60.050 persone rispetto alle 52.702 del 2020. Le successive malattie comunemente segnalate sono state la yersiniosi (6.789 casi), le infezioni causate da E. coliproduttore di shigatossina (6.084 casi) e la listeriosi (2.183 casi). Le infezioni da L. monocytogenes e da West Nile virus sono state le malattie zoonotiche più gravi, con il maggior numero di ricoveri e tassi di mortalità più elevati.

Il rapporto include anche dati su Mycobacterium bovis/caprae, Brucella, Trichinella, Echinococcus, Toxoplasma gondii, rabbia, febbre Q, infezioni da Westi Nile virus e tularemia.

 

Leggi la sintesi del CeIRSA

Leggi il documento completo EFSA-ECDC “The European Union One Health 2021 Zoonoses Report

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