18 agosto 2022

MODELLO DI ANALISI DEL RISCHIO PER SALMONELLA SPP. IN CARCASSE DI SUINO

L'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha recentemente pubblicato uno studio, basato sull'analisi del rischio, per definire la prevalenza di Salmonella spp. nelle carcasse di suino a seguito di macellazione regolare o d’urgenza. 

La salmonellosi è la seconda malattia zoonotica più comunemente segnalata nell’UE dopo la campilobatteriosi e Salmonella è causa comune di focolai infettivi veicolati da alimenti.

La carne di maiale (e i suoi derivati) è uno dei quattro alimenti più comunemente segnalati nei casi di salmonellosi, insieme a carne di pollo, carne di tacchino, erbe e spezie (Report EUOHZ 2020, EFSA). Infatti, dalle prime fasi di produzione fino al momento della macellazione, la carne è suscettibile a contaminazione e può essere un ottimo substrato per i microrganismi patogeni. Tra questi, la presenza di Salmonella spp. è dovuta principalmente alla manipolazione errata durante la fase di eviscerazione.

Nello studio dell'EFSA sono stati raccolti in totale 757 campioni, 19 dei quali sono risultati positivi a Salmonella spp., con una prevalenza stimata del 2,6%. La Salmonella più comunemente riscontrata sulle carcasse suine è stata Salmonella Derby (8 isolamenti). Il campionamento, tramite metodo non distruttivo (sponge), è avvenuto dopo l’eviscerazione e prima della fase di raffreddamento.

In base ai risultati ottenuti, la prevalenza di Salmonella spp. tra i campioni provenienti da allevamenti con distanza dal macello superiore alla media è risultata maggiore, così come per i campioni di suini con peso medio maggiore. Infatti, all’aumentare della distanza e del peso si è riscontrata una probabilità, rispettivamente dell'8,1% e dello 0,1%, che la prevalenza superi i criteri igienici previsti dalla normativa (soglia critica 6%).

Per ulteriori approfondimenti leggi lo studio dell'EFSA