Sperimentazione di un Sistema di Sorveglianza sulle Salmonellosi non Epidemiche Basato sull’Impiego di Tecniche di Tipizzazione Molecol

Contesto e razionale

Dalla metà degli anni ’80 il numero di casi di salmonellosi umana è cresciuto nella maggior parte dei paesi industrializzati confermandosi, in Italia, principale causa di malattia alimentare. Si tratta di tossinfezioni alimentari che oltre a manifestarsi con particolare gravità nelle categorie più sensibili della popolazione hanno un impatto sociale notevole per il gran numero di soggetti coinvolti ed il rilievo dato dai mass-media.Un recente rapporto, Progetto di sorveglianza sanitaria delle malattie trasmesse da alimenti, della Regione Piemonte, riporta gli isolamenti e le tipizzazioni effettuate  dai laboratori analisi degli ospedali piemontesi tra cui i presidi di Chieri, Moncalieri e Carmagnola e consente di definire una mappa della diffusione dei differenti sierotipi di Salmonella a livello regionale e nella popolazione della ASL 8.

L’aggregazione dei dati disponibili, evidenzia  l’isolamento e l’invio alla tipizzazione di questo germe nella ASL 8 in 30,6 abitanti ogni 100.000 dato di quasi 3 volte superiore all’ 11,4 ogni 100.000 abitanti della media del regionale seppur ancora inferiore ai 51 isolamenti ogni 100.000 abitanti della media Europea. Emerge inoltre una differente distribuzione geografica dei sierotipi considerati potenzialmente più patogeni: nei presidi di Chieri e Carmagnola (bacino di utenza misto rurale e cittadino) si evidenzia una prevalenza di Salmonella typhimurium mentre Salmonella enteriditis (diffusa prevalentemente nei prodotti a base di uova e nelle carni avicole) prevale a Moncalieri (bacino di utenza cittadino). 

L’attuale sistema di sorveglianza piemontese prevede che le indagini epidemiologiche finalizzate ad individuare la causa della malattia alimentare, siano adottate a seguito della segnalazione, da parte delle strutture sanitarie di riferimento, di sintomatologia riferibile ad intossicazione o tossinfezione alimentare in 2 o più cittadini.  Sfuggono pertanto tutti i casi asintomatici o paucisintomatici soprattutto se si manifestano senza una diretta correlazione geografica o temporale. Le linee emanate nel 2002 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla sicurezza alimentare (WHO Global Strategy on Food Safety) evidenziano la necessità di incrementare le potenzialità di investigazione sulle malattie a trasmissione alimentare sia per la pianificazione delle strategie di prevenzione sia per valutare l’efficacia delle attività di controllo sulle filiere alimentari.

In quest’ottica a partire dal 1996 è stata messa a punto negli Stati Uniti ed in fase di rapida diffusione in tutti i Paesi europei una nuova metodica di indagine denominata PulseNet in grado di coniugare i progressi tecnico scientifici della biologia molecolare e dell’informatica con l’epidemiologia di campo.

Si tratta di un network database sul quale vengono fatti confluire e confrontati tra loro i genotipi ottenuti mediante elettroforesi in campo pulsato su gel (PFGE) di microrganismi isolati dall’uomo e dalle matrici alimentari, dai laboratori analisi collegati. L’individuazione di cluster comuni consente di avviare indagini con particolare tempestività in fasi pre-epidemiche aumentando le possibilità di individuare correlazioni eziologiche tra alimento e malattia nell’uomo.

 Obiettivi

  • Sviluppo e validazione di una tecnica rapida di caratterizzazione biomolecolare di Salmonella mediante PFGE  presso il settore di Ispezione degli alimenti (Università degli studi di Torino);
  • tipizzazione molecolare di tutti i ceppi di Salmonella isolate dall’uomo presso il laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Moncalieri;
  • monitoraggio mirato alla ricerca di Salmonella in alimenti reperibili presso le abitazioni dei soggetti colpiti ed eventuale estensione dell’indagine all’ambiente;
  • creazione di un database sperimentale a livello locale per la definizione di cluster prevalenti ed eventualmente correlati;
  • adozione di tecniche di indagine epidemiologiche per l’identificazione dell’origine di cluster isolati dall’uomo.

Metodi

I ceppi di Salmonella isolati presso il laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Moncalieri  verranno trasmessi al laboratorio del settore di Ispezione degli alimenti di Origine Animale (Grugliasco) che provvederà a:

  • confermare il microrganismo mediante amplificazione di un frammento del gene invA codificante un fattore di patogenicità per Salmonella spp;
  • evidenziare mediante multiplex PCR i geni rfbJ, fliC, fljB, codificanti gli antigeni somatici e flagellari di Salmonella  Typhimurium (Lim et al., 2003) e mediante primers S1-S4 un gene proprio di Salmonella enteritidis (Soumet et al., 1999);
  • determinazione del pulsotipo delle salmonella isolate previa digestione con enzimi XbaI e SpeI, mediante CHEF –DR III (BioRad);
  • analisi dei profili mediante software Bionumerics.

I profili ottenuti  verranno confrontati ed eventuali correlazioni immediatamente segnalate al coordinatore del progetto che provvederà ad allertare il sistema MTA dell’ASL8; attuazione delle indagini epidemiologiche con prelievo di campioni di alimenti risultati possibili fonte di infezione/intossicazione inviati al laboratorio dell’Istituto di Ispezione degli alimenti di Origine Animale della facoltà di Medicina Veterinaria di Grugliasco per l’isolamento delle salmonella eventualmente presenti e genotipizzazione.

 Risultati attesi

  • Individuazione di cluster endemici di Salmonella Typhimurium e Salmonella Enteriditis nella popolazione dell’ASL 8;
  • individuazione di alimenti correlati alla diffusione dei cluster individuati sul territorio ed adozione di misure per l’eliminazione od il contenimento del rischio;
  • riduzione della diffusione di Salmonella spp. tra la popolazione della ASL 8.

Ricaduta sul Sistema Sanitario Regionale

Possibilità di adottare il sistema sperimentato a livello regionale standardizzando le tecniche analitiche e realizzando un network, basato sulla partecipazione del laboratorio di Novara, riferimento per la sorveglianza sulla salmonella nell’uomo, i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico e dell’ARPA che effettuano le ricerche e gli isolamenti sulle matrici alimentari, i laboratori del settore Ispezione degli alimenti della Facoltà di Medicina veterinaria di Torino che consenta l’immediato correlazione tra gli isolamenti effettuati nell’uomo e quelli negli alimenti.

 Conclusione del progetto

E' disponibile il report conclusivo del lavoro svolto