19 novembre 2018

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RELATIVO ALLE PROCEDURE DI DILUIZIONE DELLE FORMULE IN POLVERE PER LATTANTI

La Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (DGISAN) ha chiesto alla Sezione sicurezza alimentare del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare (CNSA) l’espressione di un parere tecnico circa le raccomandazioni elaborate dal Tavolo Tecnico Operativo Interministeriale sulla Promozione dell’allattamento al seno (TAS), volte alla neutralizzazione della carica batterica derivante da un’eventuale contaminazione microbica accidentale nel latte in polvere per lattanti ricostituito e pronto all’uso con una procedura che preveda una temperatura pari a circa 70°C dell’acqua di diluizione.

La normativa relativa ai criteri microbiologici degli alimenti (Reg.CE n. 2073/2005) prevede l’assenza, in tali prodotti, dei patogeni Salmonella, CronObacter sakazakii ed Enterobacteriaceae spp.

La Sezione, nelle considerazioni conclusive del parere, ritiene che:

  • ove si debba ricorrere all’alimentazione artificiale, i soggetti ad alto rischio (ad es. prematuri, sottopeso alla nascita o immunocompromessi) vanno alimentati con latti liquidi sterili correttamente conservati tra 0°C e 4°C, prevedendo il monitoraggio della temperatura di conservazione (e, auspicabilmente, la sua registrazione in continuo, almeno nelle strutture sanitarie);
  • in tutti gli altri casi nei quali si faccia uso delle formule in polvere, queste devono rispondere pienamente ai requisiti previsti dalla vigente normativa comunitaria;
  • al momento della ricostituzione del latte a partire dalla polvere, è necessario mettere in atto una serie di misure tese a ridurre sia la possibilità di sviluppo della flora patogena 6 eventualmente già presente nella polvere, sia la contaminazione estrinseca per il tramite di mani, oggetti, liquidi, ambiente di preparazione;
  • le misure suggerite nel documento FAO/WHO del 2007 sono idonee a ridurre significativamente il rischio di contaminazione e crescita batterica. Tale affermazione, contenuta nel documento FAO/WHO, è confermata dal parere tecnico espresso dall’IZSLER di Brescia.

Leggi il parere tecnico CNSA n. 22 del 18 aprile 2018

Leggi il documento FAO/WHO del 2007 “Safe preparation, storage and handling of powdered infant formula”