16 novembre 2016

PIANO NAZIONALE PER LA SORVEGLIANZA ED IL CONTROLLO DELL'ANEMIA INFETTIVA DEGLI EQUIDI: CONTROLLI AL MACELLO IN PIEMONTE

La Regione Piemonte, con nota prot. n. 23256/A1409A del 15 novembre 2016, sulla scorta delle osservazioni e richieste di chiarimento pervenute, ha ritenuto utile chiarire alcuni punti del nuovo DM del febbraio 2016 avente come oggetto "Piano nazionale per la sorveglianza ed il controllo dell'anemia infettiva degli equidi", pubblicato nella G.U. n. 96 del 26/04/2016.

Per la lettura del DM va preliminarmente osservato che il CRAIE (Centro di referenza nazionale per l'anemia infettiva equina presso l'IZS del Lazio e della Toscana) ha attribuito alla Regione Piemonte un livello di rischio basso, alla luce dei risultati ottenuti nel triennio 2010-2012 e del numero di aziende positive confermate nello stesso periodo.

Trattandosi di attività finalizzata ad individuare possibili focolai nelle aziende di origine, in sede di macellazione sono sottoposti a controlli tutti gli equidi nati ed allevati sul territorio nazionale, anche se di età inferiore a 12 mesi, purchè mai controllati in precedenza.

Le modalità operative del controllo presso il macello sono le seguenti:

  • il sangue è prelevato nella fase di dissanguamento (una provetta per ogni animale da sottoporre ad analisi);
  • deve essere compilato il mod.A, indicando come motivo del prelievo "2 - Sorveglianza al mattatoio", sul quale deve essere riportato sia il codice del macello in cui si opera, sia quello dell'azienda di provenienza al fine di poter consentire il rintraccio degli animali stessi (quest'ultimo desunto dal Modello IV);
  • ogni provetta deve essere contrassegnata con il numero progressivo o l'intero codice identificativo del microchip dell'animale, come riportato sul mod.A;
  • il tutto deve essere mantenuto e trasportato al laboratorio preposto a temperatura di refrigerazione; 
  • la carcassa ed i visceri sono liberalizzati al libero consumo.

Il controllo da effettuarsi in sede di macellazione è da intendersi come attività straordinaria, pertanto l'onere del controllo diagnostico rimane a carico dei proprietari/detentori. 

Nel caso sia confermata la positività sierologica sul sangue prelevato al macello il CRAIE invia la comunicazione alla Regione e al Servizio veterinario territoriale in cui ha sede l'allevamento di origine per gli adempimenti di competenza e, per conoscenza, al Servizio che opera presso il mattatoio.

Per quanto riguarda i controlli sugli animali in vita, si rimanda alla lettura completa della nota regionale.