13 aprile 2016

BENESSERE ANIMALE: NUOVA INDAGINE EUROBAROMETRO

La maggior parte dei cittadini europei ed italiani ha a cuore il benessere degli animali da allevamento e vorrebbe che venisse maggiormente tutelato rispetto a quanto non lo sia ora.

Questo è ciò che emerge dalla recente indagine “Eurobarometro” effettuata dalla Commissione Europea, a 9 anni di distanza da quella precedente, sulla posizione dei cittadini degli stati UE riguardo il benessere degli animali da reddito. L’indagine è stata condotta nel periodo tra novembre e dicembre del 2015, su un campione rappresentativo di 27.672 di europei (di cui 967 italiani), di età pari o superiore a 15 anni, nei 27 Stati membri.

Da oltre 40 anni la Commissione europea lavora con gli Stati Membri per promuovere il benessere animale in allevamento, con l'obiettivo di migliorare la vita degli animali da reddito. A tal fine, seguendo il principio guida che "Ognuno è responsabile delle proprie azioni", nel corso del tempo è stata introdotta una serie di principi generali che hanno semplificato le norme, migliorato le condizioni di detenzione degli animali e la formazione del personale veterinario, promuovendo l'informazione dei consumatori e la loro responsabilizzazione.

I RISULTATI DELL’INDAGINE: CITTADINI ITALIANI ED EUROPEI A CONFRONTO

Quattro italiani su cinque vorrebbero ricevere più informazioni su come vengono trattati gli animali in allevamento, dimostrando un interesse maggiore rispetto alla media europea (64%), nonostante questa risulti aumentata di ben 11 punti percentuali rispetto all'ultima indagine del 2006. Gli italiani si dimostrano, invece, abbastanza scettici sull'utilità di campagne informative al fine di influenzare positivamente l'atteggiamento di bambini e giovani nei confronti degli animali, risultando davanti solo a Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia, Ungheria, Polonia.

Come il resto degli Europei, anche la quasi totalità degli italiani (91%) ritiene che i prodotti importati dall'estero dovrebbero rispettare gli stessi standard relativi al benessere animale in vigore nell'UE (in attesa che vengano adottati standard riconosciuti a livello internazionale), possibilmente per mezzo di certificazioni rilasciate dalle UE stessa o perlomeno rilasciate da autorità pubbliche nei paesi esportatori.

La metà della popolazione italiana, sulla stessa linea di quella europea, è dell’idea che le leggi che regolano la protezione degli animali da allevamento in Italia debbano essere decise congiuntamente tra l'UE e il governo nazionale. Poco meno di tre intervistati su dieci (26%) ritengono che dovrebbe essere soprattutto una decisione presa a livello nazionale e meno di uno su cinque (18%) che invece dovrebbe essere una decisione presa principalmente dalla EU.

Il 37% degli intervistati dell’UE non ha mai, o molto raramente, cercato sui prodotti etichette attestanti sistemi di produzione attenti al benessere animale (“animal-friendly”), mentre un europeo su dieci (10%) non conosce nemmeno la loro esistenza. Per quanto riguarda il nostro Paese, nonostante il 47% degli italiani controlli le etichette per cercare prodotti “animal-friendly”, il 49% degli intervistati dichiara di non essere disponibile a pagare di più per l'acquisto di alimenti provenienti da animali allevati in condizioni di benessere animale. Del 43% di coloro che manifestano la disponibilità ad un maggiore esborso, un terzo (30%) è disposto a pagare fino al 5% in più e il 10% è disposto a pagare il 6-10% in più. A confronto, gli intervistati di Svezia (93%), Lussemburgo (86%) Paesi Bassi (85%) sono maggiormente disposti a pagare di più per questo genere di prodotti.

Solo una parte degli europei (38%) è soddisfatto della gamma di prodotti realizzati con attenzione al benessere animale presenti presso supermercati e negozi. Questa percentuale è diminuita di sette punti percentuali rispetto all'ultimo sondaggio. Appare in controtendenza oltre la metà degli intervistati italiani (54%) che, a distanza di 9 anni, continuano a pensare che la scelta di alimenti “animal-friendly” sia sufficiente.

Leggi il Report completo Eurobarometro, la Sintesi e il Fact sheet dell'Italia (confronto risultati Italia vs Europa)